Una comunicazione trasparente
Ottica Menozzi di Milano ha deciso di dedicare un’intera sezione di questo sito a un glossario tecnico, che vi guiderà alla corretta comprensione delle più importanti terminologie usate nel settore.
Questa scelta non è casuale. La nostra azienda, infatti, ritiene che alla base di un rapporto di fiducia tra l’ottico e il suo cliente, debba esserci innanzitutto la massima trasparenza comunicativa.
Dizionario
Un piccolo compendio dei termini più usati in campo ottico e oculistico, corredati da semplici e comprensibili definizioni.
Accomodazione
Riflesso che permette di modificare la curvatura del cristallino (grazie alla contrazione di piccoli muscoli interni all’occhio) per mettere meglio a fuoco un’immagine. Il deficit di accomodazione più classico è la presbiopia.
Acutezza visiva
Facoltà di percepire come separati due punti molto vicini tra loro, visti da una certa distanza. Per misurarla si usa l’ottotipo. L’unità di misura dell’acutezza visiva sono i decimi.
Anisocoria
Differenza di diametro pupillare tra i due occhi.
Astigmatismo
Cornea e cristallino sono lenti convergenti aventi la funzione di proiettare sulla retina l’immagine dell’oggetto osservato. Nell’astigmatico il sistema lenti cornea + cristallino è alterato, così l’immagine appare distorta, come se fosse compressa.
Calazio
Infiammazione di una delle ghiandole di Meibonio, situate all’interno della palpebra con la funzione di produrre la parte densa delle lacrime. Appare come un piccolo foruncolo ed è molto simile all’orzaiolo.
Cataratta
Opacizzazione del cristallino dovuta solitamente all’invecchiamento, ma che può anche dipendere da diabete, agenti fisici, malattie oculari e virus. La cataratta provoca la diminuzione della vista e può portare alla cecità. L’oculista può consigliare la sostituzione chirurgica del cristallino.
Cheratocono
Alterazione della curvatura e dello spessore della cornea che tende ad assumere un aspetto conico. Solitamente interessa entrambi gli occhi. Le cause sono incerte.
Congiuntivite
Infiammazione della congiuntiva spesso dovuta ad agenti batterici e virali. Può essere anche causata da allergia o da agenti fisico-chimici.
Decimi
Unità di misura dell’acutezza visiva.
Diottrie
In fisica la diottria è l’inverso della distanza. All’atto pratico è la misura della convergenza o divergenza di una lente. In base all’alterata capacità di convergenza del sistema lenti cornea + cristallino, verranno montate sugli occhiali lenti con un numero di diottrie tale da correggere il problema.
Diplopia
Visione doppia, ossia l’oggetto viene visto da entrambi gli occhi, ma non si riesce a fondere le due immagini in una sola.
Glaucoma
La pressione interna dell’occhio dipende in massima parte dall’umor acqueo: quando questo viene prodotto più di quanto ne venga eliminato, la pressione interna all’occhio aumenta. In questo caso si parla di glaucoma. Può essere presente in forme diverse: acuto, congenito, cronico..
Ipermetropia
Cornea e cristallino sono lenti convergenti che hanno la funzione di proiettare l’immagine sulla retina. Nell’ipermetrope cornea e cristallino sono troppo “piatti” (poco convergenti), oppure l’occhio è “troppo corto”, così l’immagine viene proiettata posteriormente alla retina. L’ ipermetrope pertanto per mettere a fuoco l’immagine utilizza il riflesso dell’accomodazione anche da lontano. Il deficit maggiore si riscontra da vicino quando utilizza l’accomodazione più del normale.
Midriasi
Dilatazione della pupilla.
Miopia
Cornea e cristallino sono lenti convergenti che hanno la funzione di proiettare l’immagine sulla retina. Nel miope cornea e cristallino sono troppo curvi (convergenti), oppure l’occhio è “troppo lungo”, così l’immagine viene proiettata anteriormente alla retina. Il paziente, che non vede bene da lontano, viene corretto con l’uso di lenti divergenti.
Miosi
Restringimento della pupilla.
Orzaiolo
Ascesso localizzato a livello del margine palpebrale per formazione di pus a livello di una delle ghiandole di Zeiss o di Meibonio. Molto simile al calazio, ma dolente.
Ottotipo
Pannello solitamente retroilluminato o proiettato con rappresentate, su più file, lettere o simboli di dimensione decrescente che il paziente viene invitato a leggere. Si tratta di uno strumento utilizzato per valutare l’acutezza visiva.